La Vitamina K2 - Studi clinici

Gli effetti benefici della vitamina K2 sono stati ampiamente documentati in anni di ricerca e  dalla comparazione tra Vita K1 e K2 è emerso che solo quest’ultima produce effetti positivi sulla salute. Ciò è coerente con quanto evidenziato da importanti studi, che hanno rilevato la superiorità in termini di benefici sulla salute della K2.
Citiamo quanto segue dal sito nutrizionenaturale.org, che ringraziamo calorosamente:
 
Nel 1980, si è scoperto che la vitamina K è necessaria per attivare una proteina, l'osteocalcina, che si trova nel midollo. Un decennio più tardi, un'altra proteina, vitamina K-dipendente, è stata scoperta: la proteina Gla (MGP), riscontrata nel sistema vascolare. Senza vitamina K, questa ed altre proteine, vitamina K dipendenti, restano inattivate e non possono svolgere le loro funzioni biologiche.
 
Un altro dato importante è che il MGP è un inibitoremolto forte di calcificazione. Se viene inattivato il MGP, si rischiano gravi calcificazioni arteriose e questo è il motivo per cui la vitamina K è così importante per la salute cardiovascolare. Gli studi indicano che la vitamina K può anche far regredire la calcificazione arteriosa indotta dalla carenza di vitamina K.
 
Secondo il Dott Schurgers:
"C'è una forte correlazione tra l'MGP inattivo e le micro-calcificazioni. E' molto facile ipotizzare che la carenza di vitamina K è causa di micro-calcificazioni, che inducono, in cascata processi che portano all'aterosclerosi. "
 
Fino a pochi anni fa, il MGP era completamente sconosciuto il che sottolinea l'importanza per i medici di mantenersi aggiornati sulle ricerche che oggi si susseguono ad un ritmo molto rapido.
 
Il Dr. Schurgers afferma: "Abbiamo dimostrato che se si assumono le vitamine K1 e K2, la K1 va principalmente al fegato rimanendovi ed ha relativamente una breve emivita. Dopo tre o quattro ore dall'ingestione non c'è più traccia. Viene catturata dal fegato. La K2 va anche al fegato, ma il fegato la ridistribuisce tramite la frazione di colesterolo delle lipoproteine a bassa densità (LDL), localizzate nei tessuti periferici, come nelle ossa e nel sistema vascolare.
 
Sia la K1 che la K2 sono liposolubili, ma la K2 è più solubile nei grassi, almeno per quanto riguarda i menaquinoni a catena lunga come il MK7 che viene trasferito per la maggior parte nel sistema vascolare. Abbiamo ipotizzato che questa sia una delle principali funzioni benefiche della K2 essendo la k1 maggiormente presente nel fegato.
 
 Così, oltre ad attivare il POP che è un potente inibitore di calcificazione, la K2 aiuta anche a prevenire la calcificazione arteriosa trasportando il calcio lontano dalle zone dove non dovrebbe esserci (nel rivestimento dei vasi sanguigni)  verso i punti dove è veramente necessario (per esempio nel midollo).
 
La vitamina K2 sembra essere importante per il flusso vascolare del cervello. Nelle autopsie, su soggetti con il morbo di Alzheimer sono stati riscontrati molti casi di degenerazione vascolare il che fa pensare che sia proprio questa degenerazione a produrre i sintomi del morbo di Alzheimer.
 
Anche se non c'è una ricerca specifica su questi aspetti, appare evidente che la vitamina K2 possa aiutare a prevenire la malattia di Alzheimer attraverso l'azione che tende ad evitare la formazione della placca. Secondo il dottor Schurgers, almeno uno studio ha dimostrato che la vitamina K2 ha un ruolo importante nel rilascio di energia cellulare nei pazienti con il morbo di Parkinson, e può risultare utile anche nel trattamento di questa grave malattia.
 
La vitamina K2 è fondamentale nella prevenzione dell'osteoporosi. Gli studi scientifici infatti confermano che la vitamina K2 è essenziale per la salute delle ossa.
 
L'osteocalcina è una proteina prodotta dagli osteoblasti (cellule responsabili della formazione ossea), ed è utilizzata come parte integrante del processo di formazione delle ossa. Tuttavia, l'osteocalcina deve essere "carbossilata" prima che possa essere attiva. La vitamina K opera come cofattore per l'enzima che catalizza la carbossilazione della osteocalcina.
 
E' stato anche accertato come la vitamina K2 sia un "attivatore" molto più efficace di osteocalcina della K1.Notevoli sono state le ricerche sugli effetti protettivi della vitamina K2 contro l'osteoporosi."
 
Il Rotterdam Study è stato il primo a dimostrare che un’assunzione quotidiana di Vitamina K2, superiore a 32 mcg, riduce il rischio sia di calcificazioni arteriose, che di morte cardiovascolare, di ben il 50%, senza avere effetti collaterali.

Lo studio di Rotterdam ha riscontrato che coloro che assumono maggiori quantità di K2 hanno il più basso rischio di malattie cardiovascolari, minore rischio di calcificazione cardiovascolare, la più bassa probabilità di morte per malattie cardiache. Questa è stata una scoperta importante, perché in precedenza tale correlazione non esisteva. Più tardi, altri studi hanno anche dimostrato che è la vitamina K2 che apporta i benefici per la sanlute e non la K1.
 
Diversi studi giapponesi hanno dimostrato che la vitamina K2 inverte completamente la perdita di tessuto osseo e, in alcuni casi addirittura aumenta la massa ossea nelle persone con osteoporosi. (1)
Le prove di sette studi giapponesi indicano che la supplementazione di vitamina K2 produce una riduzione del 60 per cento delle fratture vertebrali e una riduzione dell'80 per cento di quelle dell'anca e di altre fratture non-vertebrali. (2)
I ricercatori dei Paesi Bassi hanno dimostrato che la vitamina K2 è tre volte più efficace della vitamina K1 nella formazione di osteocalcina, che controlla la costruzione delle ossa.(3)
 
Anche se il corpo può convertire la K1 in K2, gli studi dimostrano che la quantità di K2 prodotta da questo processo da sola è insufficiente. Se si assume abbastanza K1, il corpo utilizza la maggior parte di essa per i fattori di coagulazione, lasciando poco residuo per le ossa. 
(1)Eur J Nutr. December 2004;43(6):325-335
(2)Arch Intern Med. 2006; 166: 1256-1261
(3)Blood. Apr 2007;109(8):3279-83
(nutrizionenaturale.org)
 
Nel Prospect Study, in cui 16000 persone sono state seguite per 10 anni, i ricercatori hanno osservato che ogni dose supplementare di 10 mcg di K2 nella dieta, ha permesso una riduzione del 9% del rischio di malattia coronarica, mentre la vitamina K1 non ha ottenuto gli stessi i risultati. 
 
Uno studio epidemiologico che ha seguito ben 11.000 uomini ha scoperto che un elevato apporto di vitamina K2 è positivamente correlato con un rischio più basso del 63% di cancro alla prostata avanzato.
 
Sono stati studiati una serie di diversi tipi di cancro, compresi Glioblastoma, cancro epatocellulare, tumore del polmone e cancro alla prostata.
Sulla base di questi risultati viene  raccomandata vitamina K2 come prevenzione del cancro o per evitare una ricaduta dopo il trattamento del cancro.
 
Sempre dal sito nutrizionenaturale.org:
Dosaggi raccomandati
Per evitare la carenza di vitamina K1, Dr. Schurgers raccomanda di mangiare almeno 200 grammi di verdura ogni giorno. Suggerisce inoltre di assumere vitamina K2 su base giornaliera, il che significa che dovremmo mangiare degli alimenti fermentati.
 
Mentre il dosaggio ideale deve ancora essere determinato, gli studi indicano che abbiamo bisogno di circa 360-500 microgrammi (mcg) di vitamina K2 al giorno. Non ci sono effetti collaterali noti a dosaggi più alti, di conseguenza si ritiene che sia meglio eccedere. Come minimo, sono necessari 45 mcg al giorno per cercare di scongiurare le malattie cardiovascolari, così come evidenziato nello studio Rotterdam, il primo studio che dimostra l'effetto benefico della vitamina K2. In questo studio, le persone che hanno consumato 45 mcg di K2 al giorno sono vissute sette anni in più delle persone che ne hanno assunto quotidianamente solo 12 mcg. (nutrizionenaturale.org
 
Riportiamo di seguito alcuni abstract di studi sugli effetti della vitamina K2

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