Olio di fegato di Squalo

Nel 1906, il Dott. Mitsumaru Tsujimoto scoprì che....

 il fegato degli squali che popolano le profondità marine conteneva una quantità estremamente elevata di idrocarburi insaturi: lo Squalene che è una lipoproteina, un idrocarburo insaturo con una struttura chimica C30H50. In parole semplici, significa che l’olio contiene, soprattutto, 30 atomi di carbonio e 50 atomi di idrogeno. Il Dott.Calour, nel suo studio sul comportamento chimico di questo idrocarburo insaturo, notò che al composto mancano naturalmente 12 atomi d’idrogeno nella sua forma originale affinchè esso sia stabile (il composto chimico stabile è C30H62) e catturerà atomi d’idrogeno da qualunque fonte disponibile per rendersi stabile e saturo. La fonte più abbondante d’idrogeno è l’acqua-H2O.
In teoria, il C30H50 (squalene) reagisce con l’acqua in questo modo: C30H50+6H20-C30H62+3O2. Catturando le molecole d’idrogeno, vengono rilasciate 3 molecole d’ossigeno dall’acqua.
Questo mostra che lo squalene, attraverso una reazione naturale con l’acqua, è in grado di produrre ossigeno, essenziale per il buon funzionamento del metabolismo.

Nel 1922, gli scienziati isolarono il componente terapeuticamente attivo dell’olio di fegato di squalo: gli  alchilgliceroli.
Dagli anni ‘50 ,questo componente è stato studiato clinicamente per le sue proprietà salutari in oltre 50 paesi. Gli alchilgliceroli (AKG’S) del latte materno sono la sostanza chiave che provvede ai bambini una protezione naturale ed immunizzazione dalle infezioni, come è pure di aiuto per lo sviluppo del sistema immunitario. Nel latte materno troviamo 10 volte di più AKG’s che in quello di mucca.
Questa sostanza, che aiuta il sistema immunitario, è il più abbondante componente attivo dell’olio di fegato di squalo. Infatti, nell’olio di fegato di squalo gli AKG’s sono presenti 1000 volte di più che nel latte materno.
Gli alchigliceroli se assunti alla dose di 3-10 gr/die stimolano fortemente il sistema immunitario.
Pertanto sono utili in tutte le malattie sia batteriche che virali.
Stimolano l’eritropoiesi e la granulo poiesi, in sostanza si ha un aumento in particolare dei globuli bianchi e soprattutto della catena linfocitaria.
Aumentano in modo cospicuo i linfociti T.
Molti degli effetti terapeutici sono dovuti ad un inibizione della reazione di fosforilazione, ed in particolar modo quelle catalizzate dalla proteina chinasi C.

Negli anni ‘90, la Johns Hopkins University scoprì un altro componente nell’olio di squalo, la Squalamina, di efficacia contro molti funghi ed infezioni batteriche.

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