Tra i suoi nomi popolari c’è anche quello di “erba dei cani” poiché i cani mangiano foglie di gramigna per liberarsi lo stomaco.
Era già conosciuta e utilizzata nell’antichità. Plinio parlava di come fosse in grado di curare i calcoli urinari e stimolare la diuresi, mentre Dioscoride poneva l’accento soprattutto sulla sua efficacia nel migliorare la difficoltà di minzione nei casi di cistite.
Nell'uomo, la somministrazione dell'estratto di Gramigna per via intramuscolare e ipodermica, determina, nella maggior parte dei soggetti ipertesi, una diminuzione della pressione specialmente a carico della pressione massima, e può determinare un calo fino a 45 mm di Hg.
Se la somministrazione viene continuata per alcuni giorni, gli effetti si mantengono costanti e permangono per qualche giorno anche interrompendo la somministrazione.
Attualmente la Gramigna, viene impiegata per la sua azione diuretica, nel trattamento degli stati infiammatori dell'apparato genito-urinario e per l’ipertensione