L'Equiseto è assai ricco in silicio, principalmente presente sotto forma di opalina. Esso rappresenta circa il 10% della massa della droga secca.
Nella pianta vi sono due tipi diversi di silice: quella organo-colloidale o solubile, che forma i colloidi citoplasmatici e risulta legata alle proteine, ai lipidi e agli amidi e quella insolubile o minerale, che si deposita nelle concrezioni epidermiche e all'interno delle membrane cellulari.
La silice insolubile è molto resistente agli agenti chimici e, nell'uomo, non svolge alcun ruolo fisiologico perchè non viene assorbita. Solo la silice organo-solubile può essere assorbita e metabolizzata, e rappresenta circa il 10% di tutto il minerale contenuto nella pianta.
Contiene inoltre fitosteroli, acidi fenolici e acido ascorbico. Ritroviamo anche tannini, pectine e alcaloidi. Abbondanti sono i flavonoidi, descritti finora in numero di 15. Questa droga è anche ricca di minerali quali calcio, magnesio, fosforo,potassio.
E’ soprattutto noto per la sua azione rimineralizzante.
La ricerca biologica ha dimostrato che il silicio avrebbe un ruolo guida nel facilitare il deposito del calcio nei siti attivi di calcificazione delle ossa, soprattutto nei primi stadi della loro formazione. Infatti tale elemento interviene insieme a calcio, fosforo, fluoro, magnesio e boro nel processo di calcificazione delle ossa.
Osservazioni effettuate al microscopio elettronico hanno evidenziato che il silicio è localizzato soprattutto negli osteoblasti, e quindi può avere un ruolo importante nella loro attività. Il silicio potrebbe agire da legame tra le macromolecole di polisaccaridi strutturali quali l'acido ialuronico, il condroitinsolfato, l'eparansolfato ecc., contribuendo in tal modo alla corretta organizzazione di queste sostanze e favorendo quindi la solidità e l'elasticità del connettivo. Inoltre sembra che i flavonoidi contenuti in questa droga, in sinergia con l'acido silicico, determinino un aumento del numero degli osteoblasti ed una loro più marcata attività, mentre sarebbero capaci di ridurre sia il numero sia l'attività degli osteoclasti. Ciò potrebbe essere legato, almeno in parte, all'azione dei flavonoidi contro i radicali liberi e i fenomeni flogistici, poichè pare che l'inibizione degli osteoblasti sia dovuta in parte proprio alla liberazione di queste sostanze.
Il ruolo del silicio nel metabolismo del connettivo è da porsi in relazione alla formazione dei complessi mucopolisaccaridi-proteine inclusi nella sostanza fondamentale. Ne consegue che l'elemento contribuisce all'integrità del connettivo assicurandogli forza, elasticità e flessibilità, e svolge pertanto un ruolo non trascurabile nello stato fisiologico delle arterie. Una sua carenza provoca una maggior permeabilità dell'intima alle molecole lipidiche del plasma, che possono così attraversarla e depositarvisi, verosimilmente come conseguenza di alterazioni a carico della sostanza fondamentale intercellulare, innescando la formazione dell'ateroma. Il silicio rappresenta quindi un fattore di conservazione dell'integrità delle arterie, e si impone come un elemento essenziale nella profilassi e nella terapia dell'aterosclerosi.
Il silicio possiede inoltre una discreta azione diuretica dovuta a riduzione del riassorbimento tubulare di acqua, sodio e cloro. Esercita altresì attività emopoietica direttamente a livello del midollo osseo, con aumento dei globuli rossi e dell'emoglobina in periferia. L'emopoiesi viene stimolata solo nei casi di anemia secondaria postemorragica, mentre non si verifica alcuna influenza sul quadro ematologico nelle anemie primarie.
La sua ricchezza in silicio che contiene nella proporzione del 5-8% fa della Coda cavallina una pianta molto preziosa; contiene inoltre dei sali di potassio, ferro, manganese, magnesio. Il silicio è uno dei componenti più importanti dei tessuti connettivi dei quali assicura l’elasticità. La sua diminuzione comporta un aumento di calcio nei tessuti e, conseguentemente, delle alterazioni a carico delle arterie e delle articolazioni. L’apporto alimentare è generalmente insufficiente poiché il silicio è contenuto prevalentemente nelle buccia della frutta, nel pericarpo dei semi di cereali e nell’acqua: a parte il problema della raffinazione dei cereali, lo scarso utilizzo di frutta non trattata e di cui, perciò, si possa consumare anche la buccia, anche le acque-generalmente troppo dure- scarseggiano in silicio mentre sono troppo ricche in calcio. Da tutto ciò deriva l’accumularsi del calcio nelle arterie e nelle cartilagini articolari..
L’Equiseto migliora la qualità e il metabolismo del tessuto connettivo con effetti sull’elasticità dei tessuti , sulla vascolarizzazione degli organi interni e sul tono muscolare. E’ un importante agente antianemico poiché apporta minerali utili e, soprattutto, poiché favorisce l’assorbimento di ferro alimentare e stimola direttamente la produzione midollare di globuli rossi. Favorisce, inoltre, l’assimilazione del fosforo con benefici effetti sulle astenie nervose.
E’ un emopoietico indicato in tutte le anemie ipocromiche iposideremiche e in quelle post-emorragiche poiché favorisce l’assorbimento di ferro e la produzione di globuli rossi. E’ un antiemorragico indicato in tutte queste forme: emottisi, metrorragie, epistassi ricorrenti, ematurie, emorragie digestive, emorroidi.
Molto utile nelle patologie dovute a demineralizzazioni: rachitismo, astenia, lesioni ossee dovute a osteoporosi, tetania, perdita dei capelli, fragilità delle unghie. Serve in caso di fratture ossee per velocizzare la formazione di callo osseo. Regolarizza il livello di calcio nelle articolazioni e nelle arterie ed è indicato in casi di aterosclerosi perchè migliora l’elasticità delle arterie e nelle artrosi. Aiuta le persone deboli di salute e quelle affette da patologie degenerative. Ha anche effetti diuretici e depurativi per cui è sempre stata usata in casi gotta, iperuricemia, oliguria, ritenzione idrica. Viene usato, inoltre, per rinforzare la parete dei vasi sanguigni in caso di fragilità capillare, couperose, acne rosacea.
Per via esterna è usata per curare piaghe, ulcere alle gambe, cancri ulcerati.